Per diversi anni la posizione biliardistica di Padova e' stata sempre movimentata dalla poca trasparenza della Federazione a riguardo della nostra provincia. Ci si lamenta perche' non da' nessun appoggio costruttivo, non e' mai presente per spronare ed indirizzare i nostri dirigenti ad un programma che non sanno neanche loro e che soprattutto non vogliono che ci sia.
Il mio primo tesseramento risale nel 1980 e la mia prima gara fu una Interprovinciale ospitata dall'allora G.a.b.s. La Campagnola di Campodarsego - PD, ancora esistente.
Questa societa' organizzava gare Trivenete e Open, contava la partecipazione di 256 giocatori e distribuiva gironi in ogni sede per lo svolgimento.
Attualmente questo livello di partecipazione lo troviamo solo in alcune regioni dell'Italia.
La Campagnola, allora, era una splendida Trattoria rinomata che contava una capienza di 200 posti in sala ristoro, in oltre, all'interno viveva anche questa societa' di Biliardo per il gioco delle Boccette. Non vi sto raccontando la storia della mia vita, ma vi sto raccontando l'inizio che segno' la disfatta della sezione Boccette nel Veneto.
Arrivando al dunque, successe, che il giorno della finale, in una di queste gare da loro organizzate, si decise fosse di Sabato, ma alla fine della manifestazione per problemi di Trattoria e buon andamento della finale si decise di spostarla alla Domenica. Conferma che la Federazione non concesse per motivi di regolamento, ma che solo la gestione e l'organizzazione poteva capirne l'esiggenza e l'importanza, e di fatto decisero di spostare la finale alla Domenica.
Tutto fu vietato dalla Federazione, minacciando squalifiche per chi partecipava in questa finale di Domenica. La finale fu fatta lo stesso e la manifestazione fu un gran successo come al solito, non solo per societa' La Campagnola ma anche per l'immagine della Federazione. L'allora F.I.A.B.S. non fu indulgente con nessuno, squlificando giocatori di varie provincie che giocarono in quella finale, pretendendo pure dai giocatori il rimborsare di quanto avevano vinto e ricevuto. In gran parte NESSUNO lo fece e da quella gara cominciarono a rinnegare e disertare le manifestazioni della Federazione, pure il direttivo si frantumo' lasciando a bando tutto il settore delle Boccette. Questa macchina da formula1 che correva a mille si sbriciolo' in poco tempo e non riusci' piu' a ritornare in pista per correre come prima. La Fiabs non mosse un dito, ne per tamponare ne per cercare di rimettere apposto il malcapitato fatto, le squalifiche erano troppo importanti per sottolineare chi comandava.
La Federazione se ne e' sempre fregata di questa macchina ed ancora se ne frega, perche' ancora oggi solo a sentirla nominare le fa venire i brividi e non vuole minimamente rischiare che per qualsiasi motivo si possa ricostruirla e rimetterla in corsa perche' sa' che terminerebbe questa loro dittatura sportiva.
Capisco che questa Federazione e' il nostro trascorso ed e' ancora il nostro presente, capisco anche che sia quasi l'unica ad offrire un calendario nazionale e capisco anche che sia l'obbiettivo ed anche il sogno di qualsiasi giocatore di biliardo nel voler partecipare alle loro gare e far parte ai loro campionati, ma capisco pure che il nostro parco giocatori ha' una eta' media di 50 anni e che solo il 15% dei giocatori pratica gare Interprovinciali ( non Trivenete come continuano a dire, almeno qui la Federazione ha ragione) e nazionali. Allora, con questi dati che sono importanti solo per la sopravivenza della nostra provincia, possiamo anche azzardare di pensare :
Federazione Italiana del Biliardo sportivo = SI o NO !
Sarebbe interessante valutare altre forme di Federazioni esistenti o addirittura crearsene una tutta nostra, cominciando non a raccogliere i cocci ma a costruirne una di sanapianta : VENETA ! o veramente TRIVENETA.
VISITATORI: