Non voglio essere frainteso, ne' tantomeno sembrare presuntuoso al pensiero di tutti i giocatori o addetti ai lavori, esprimo soltanto la mia visione sul settore, soltanto un'espressione di quello che sono convinto. Voglio precisare che quanto scrivo riguarda esclusivamente il mio territorio di gioco, vissuto come giocatore e dirigente, ossia il VENETO.
Voglio esprimere cio' a chi di passione in questo gioco ne vorrebbe o vuole metterne tanta e sopratutto a chi la " PASSIONE " la dobbiamo trasmettere.
NON TUTTI LO SANNO, e se qualcuno lo sa' NON CI HA MAI PENSATO SU'.....
Questo e' uno dei pochi giochi con un minimo di gesto atletico, che si puo' praticare TUTTA LA VITA, sempre salute permettendo.
Ed e' proprio questa la sostanza, un GIOCO che se noi lo convertiamo in SPORT, a tutti gli effetti, troveremo : Benessere, Salute, Tranquillita' e quindi, Educazione, Disciplina ed inoltre Cultura Sportiva da trasmettere ai giovani che sono sempre il " SEGUITO " di qualuncue cosa che non vuole morire. Siamo pienamente consapevoli che la struttura esistente della Federazione Biliardo non e' conforme all'immagine applicata di SPORT.
Dobbiamo essere obbiettivi che il gioco delle " Boccette " in tutta Italia e' solo puramente un "GIOCO" che di "SPORT" ha soltanto un riconoscimento di "Accosto" al CONI ma che lo stesso non ha mai avvallato questa posizione di riconoscimento effettivo. Dobbiamo anche confermare il puro disinteressamento di questa Federazione al promuovere questo gioco e sopratutto nel non volersi evolvere nei tempi per poter avvicinarsi sempre piu' al modello di "SPORT".
Questa negligenza operativa e' macchiata sopratutto perche' la preparazione, l'aggiornamento e gli argomenti sono presenti nel proprio "sito" Federale, dando consigli e indirizzi perche' questo possa essere "SPORT".
Questo atteggiamento evidenzia sempre piu' un sospetto di abuso di potere in questo gioco, vincolato essenzialmente al territorio predominante dell'Emilia Romagna, giocando continuamente di ostruzionismo del progredire di altre Regioni in questo settore, come se si volesse che nessuno possa in seguito interrompere l'incantesimo di questo monopolio "personale" Federale.
Comunque questa e' la realta' e queste sono tutte supposizioni di malessere sportivo che si vive qui nel Veneto. La cosa in sostanza che ci fa' molto comodo di questa Federazione e' l'immagine nazionale con un marchio riconosciuto dal CONI che in sostanza e' sempre un fiore all'occhiello per questo gioco e sopratutto se cio' si evolvesse in "SPORT". Direi che da questo punto si puo' partire perche' questo gioco possa essere tramutato in sport, da un'immagine ben definita e credibile per poter sorprendere chiunque possa avvicinarsi per conoscere questo bellissimo gioco e che anche coloro che lo praticano si possano rendere conto che nel momento che si trasforma in "SPORT" ci si guadagna in salute fisica e sportiva per poterlo praticare il piu' a lungo possibile e sopratutto per poterlo trasmettere a qualcosa che si possa chiamare "GIOVENTU'".
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