UN SISTEMA COME ESEMPIO

Nel vedere la costanza di questi anni a tenere ben stretto questo proprio patrimonio, sebbene sempre in una misura ristretta, sul settore “BOCCETTE” di Padova, provo a pensare , e non me ne vogliate, a suggerire una via diversa da intraprendere per salvaguardare questa spece in estinzione.
Premesso che ogni anno esiste un conflitto in provincia nei confronti dei vertici sul tesseramento, notificando il malessere sempre esistente di questi soldi per tale scopo e poi successivamente altre imposte per sostenere la causa o il marchio di appartenenza, ecco, io a questo punto mi domando ; ma per una attivita’ sportiva di questo genere, e genere intendo proprio di misura amatoriale , perche’ di questo si tratta, perche’ dobbiamo essere dipendenti da un marchio quando la stessa identica cosa ce la possiamo fare in casa?

A questo punto se fossimo in una riunione mi immagino chi sa’ quanti si alzerebbero per dire; Questa e’ diffamazione per la nostra federazione! , Assurdo ed inconcepibile ascoltare queste cose! , Ma lei sa’ cosa sta’ dicendo! , Cosa sta cercando di rovinare tutto il lavoro svolto e con tanta fatica di tutti questi anni? e magari poi ; Se ne vada subito da questa riunione prima che le procuri una squalifica a lei e a chi la sta a sentire!!!

Pero’ ci potrebbe essere anche chi ,restando seduto e analizzando la proposta possa dire; Scusi ma in che modo?,oppure ; Senta ma come verrebbe impostata questa cosa?, e ancora; Cosa potrebbero pensarne i nostri giocatori? e infine ; OK, se ha qualcosa da suggerire l’ascoltiamo e poi analizzeremo la proposta e la valuteremo con il settore giocatori.

Preferisco onestamente la seconda linea, anche perche’ e’ quella che nessuno sa’ usare, ma che porta la gente ad esprimere le proprie idee senza trovare muri , barriere o intimidazioni che blocchino sul nascere questa democrazia legittima sull’espressione dell’individuo a comunicare con il proprio simile nella stessa posizione gerarchica ed in una misura didattica.

Ora , col vostro permesso, vorrei esprimere questo nuovo programma indirizzato al settore “BOCCETTE”.

Analizziamo , come prima cosa, che % di eta’ media abbiamo sul reparto giocatori, poi analizziamo quanti giocatori praticano le gare, poi analizziamo in che misura i giocatori praticano le gare, ed infine quali gare sono praticate da questi giocatori.
Ci accorgeremo, e non sto’ scoprendo l’acqua calda, che il 60 % del parco giocatori pratica esclusivamente attività provinciale annuale , che il 20 % pratica attivita’ provinciale ma solo nel proprio C.S.B., che il 15 % pratica oltre all’attivita’ provinciale anche attivita’ Interprovinciale, ed infine che solo il 5 % partecipa sostanzialmente alle gare nazionali.
Questi dati ci mettono di fronte all’esistenza delle cose, queste stesse cose che se ci giriamo da un’altra parte vuol dire che siamo veramente ottusi.
Allora, dico io, avendo un parco giocatori che piu’ della provincia non si spostano e sapendo che questo parco giocatori e’ formato da un’eta’ medio alta, quindi senza obiettivi da raggiungere, si potrebbe sostanzialmente staccare questa cellula dalla federazione ed gestirla amatorialmente nel nostro territorio, ma ritenendola sempre un trampolino di lancio a chi nel susseguirsi potrebbe migliorarsi per poi voler progredire in tale sport.
In questo caso alla gestione porterebbe maggior utili disponibili per affrontare e mantenere questa attivita’ provinciale, magari portando anche, e non e’ poco, nuovi listini prezzi piu’ economici per gli stessi giocatori che sarebbero veramente ben accettati sapendo quanto sia gia oneroso il carovita attuale.
Questa organizzazione dovra’ essere di stampo territoriale, OPEN SPECE = SPAZIO APERTO, lavorando sostanzialmente a tenere il parco giocatori attivo, conglomerarli con quelli di altre province, ma soprattutto non sconfinando da quel raggio territoriale che amatorialmente si predilige.
Una attivita’ sportiva provinciale autonoma e senza vincoli, avere tutto sotto casa ci fa risparmiare tempo e denaro.

Guardando, invece, dall’altro orizzonte, troviamo tutto un settore diverso, piu’ marcato, propenso verso la vera partecipazione agonistica.
Giocatori che prediligono la linea seria e federale quale la struttura della Federazione.
Quindi appoggiandosi ad una linea federale dobbiamo avere una gestione che si rispecchi su tale STATUTO e dobbiamo adeguarci ai regolamenti vigenti ed affrontare le situazioni che si presentano con i vari organi ed incaricati federali.
Qui bisogna capire se la posizione dominante e’ lo sport o la federazione, perche' tutti e due dovrebbero andare a pari passo, ossia, noi facciamo questo tipo di sport e tu ci dai la struttura per praticarlo, oppure, io ti do’ la struttura per questo tipo di sport in modo che tu possa praticarlo.
Questo concetto non fa una grinfia, questo concetto dimostra la sana intenzione di progresso e cultura dello sport, a patto che….. sia cosi’!!!
In verita’ le cose non stanno proprio cosi’, siamo iscritti ad una istituzione sportiva che non ci viene assolutamente incontro per poter progredire in questo sport, quindi, a cosa ci serve questa federazione?
La cosa piu’ semplice e scontata e’ che dobbiamo comportarci nello stesso modo, praticando la loro stessa strategia.
Dobbiamo salvaguardare il nostro patrimonio, seguendo lo stesso meccanismo e cercare solo di creare giocatori di alto livello che possano introdursi nel loro circuito e competere per aggiudicarsi posizioni di rispetto, ma senza contribuire a portar loro degli introiti.

Per fare cio’ si deve seguire la linea di un progresso proprio , fatto in casa, come nel primo esempio AMATORIALE, e nel momento che ci troviamo PRONTI ci tesseriamo alla Federazione per partecipare alle loro manifestazioni. Solo cosi’ si iniziera’ un dialogo di considerazione in questa Federazione.
Questo programma ci da la possibilità di crescere finanziariamente, gestendo il nostro introito per il bene del nostro settore, lavorando sul nostro terreno e decidendo in merito quello che piu’ ci conviene e quello che piu’ ci e’ utile per un risultato dilettevole, affilando”tra virgolette” le nostre lame per poi andare a conquistare terre e orizzonti nuovi nel regno della F.I.BI.S.
Ci vuole coraggio e sangue freddo, detto cosi in modo grezzo, ma visto che questo coraggio e sangue freddo lo adoperiamo per fare i loro interessi, perche’ non lo possiamo adoperare per fare i NOSTRI di INTERESSI?
E visto che per tanti anni abbiamo sostenuto di tasca nostra questa benedetta federazione perche’ ora non potremmo lavorare per vivere di rendita?

MEDITATE GENTE, MEDITATE !
VISITATORI: